ACCETTARE LA MORTE
Accettare la morte come il limite naturale della vita aiuta a godere maggiormente di essa.
Essere consapevoli del senso del limite favorisce processi maturativi importanti.
EDUCARE ALLA MORTE
Educare alla morte (Death Education), ovvero educare ad entrare in contatto con le personali rappresentazioni della morte, è possibile e doveroso farlo fin da piccolissimi.
Gli adulti possono educare, su questo, i bambini a patto che abbiano riflettuto sulla questione e preso consapevolezza dei loro sentimenti al riguardo.
Se domina l’angoscia, questa verrà trasmessa.
PAURA O ANGOSCIA DELLA MORTE
La paura, emozione che genera stress ma con confini limitati dall’oggetto che ce la evoca, si trasforma in angoscia, che paralizza, quando non si conosce la natura e l’entità di ciò che temiamo.
L’educazione alla morte, grazie alla guida rassicurante di un adulto consapevole, aiuta a trasformare l’angoscia in paura rendendo più facile l’elaborazione del senso della finitezza della vita.
ALFABETIZZAZIONE DELLE EMOZIONI
Quindi, la prima fase di questo processo educativo comporta necessariamente partire dalla conoscenza (alfabetizzazione) delle proprie emozioni.
Educare alla morte, infatti, non vuol dire ” distrarre” il bambino dall’evento ma, abituarlo a convivere con i sentimenti che lo accompagnano.
Questo processo lo porterà ad una migliore conoscenza di sé stesso e alla scoperta della propria interiorità.
Aiutare il bambino nella ricerca di sé stesso (ovvero quella parte di sé che non è visibile agli altri ma solo a sé stesso) vuol dire aiutarlo a scoprire la propria dimensione spirituale.
OMS – EDUCAZIONE SPIRITUALE
L’OMS sta promuovendo un programma di sensibilizzazione sull’argomento, mettendo in luce come sostenere un’educazione spirituale, intesa come il sentirsi al di là del proprio limite corporeo (e al di là di risposte di tipo culturale e religioso), sviluppi delle risorse interiori (resilienza) che meglio ci aiutano a gestire le difficoltà del vivere e i timori legati alla morte e al dolore.
LABORATORI DI DEATH EDUCATION
Sia all’interno delle famiglie che nei servizi all’infanzia è possibile introdurre laboratori di Death Education.
Partendo dalle domande che i bambini si pongono spontaneamente, favorendo il racconto dei vissuti personali e aiutando i bambini a dar voce a pensieri e sentimenti.
Sostenuti dalla condivisione con l’adulto di riferimento e il gruppo di pari e con lo scopo di permettere di raggiungere quella pace interiore, o meglio, forza interiore da cui attingere per affrontare i momenti di difficoltà.
SUGGERIMENTO BABY360
Di seguito riportiamo alcune letture che possono essere utilizzate con i bambini per affrontare il tema della morte.
“Mia nonna” di Helena Kraljic, Polona Lovsin – Ed. Picarona Italia
“Gina e il pesce rosso” di Judith Koppens, Eline Van Lindenhuizen – Ed. Giralangolo
“La nonna addormentata” di Roberto Parmeggiani, João Vaz De Carvalho – Ed. Kalandrata Italia
“L’albero dei ricordi” di Britta Teckentrup – Ed. Gallucci
“Angelo” di David Macaulay – Ed. Donzelli